giovedì 16 giugno 2016

Forza da Giuseppe

Dopo un anno di lavoro, arriva questo periodo strano, periodo di bilanci, di grandi eventi e di saluti. Oltre al caldo si fanno sentire le fatiche accumulate, si comincia a fare il conto alla rovescia, si comincia a non sopportare più di vedere le solite facce e sentire lamentele varie. Tra i vari impegni c'è il seminario di chiusura dell'anno, per fare il punto della situazione e per ragionare su ciò che ci portiamo a casa... E qui intervengono i formatori, e oltre ai soliti complimenti di rito, come il loro ruolo richiede, riescono sempre ad instillare piccole gocce di fiducia e riflessioni profonde che ci ricordano il motivo per cui abbiamo scelto il nostro lavoro, e non potremmo mai accontentarci di fare di meno. O forse questo lavoro ha scelto noi, e in questo caso, non posso che essere più che onorata e orgogliosa di svolgerlo ancora con passione e riconoscenza.

martedì 7 giugno 2016

Da quando so

Di cosa dovrei vantarmi?
I miei sono solo pensieri,
sto solo fermando su carta,
ciò che pensavo ieri.
E' che se lo scrivo mi serve
come se fosse più vero,
imparo molto più in fretta se è scritto sul bianco con il nero.
Da quando so chi sono,
non ho più bisogno di dimostrarlo.
Da quando scrivo chi sono non posso più dimenticarlo.
Puoi urlare, arrabbiarti, battere i pugni,
non ho più paura che mi lasci i segni,
io segno con forza su carta e sul cuore;
pensieri dolci e precise parole
coscienza che incarna amore profondo.
L'aver superato il baratro, sola,
riempie il mio essere e ingrandisce il mio sogno,
e divento forte e senza paura
di avere di te, ancora bisogno.

sabato 4 giugno 2016

L'arte dell'attesa

So che arriverai presto
e mi preparo a riabbracciarti
sono bravissima a pregustare gli incontri.
Ho tante cose da dirti
 cose che leggerai nei miei occhi,
se prendessi nota ne riempirei un testo,
per non dimenticarle,
 per non scordare i punti.
Amo quest'attesa
questo tempo sospeso
pieno di attività quotidiane
e di pensieri romantici.
E resteranno pensieri
perché quando saremo insieme
so già come sarà tra noi:
la mia pelle vuole sentire la tua
la tua bocca vuole stare sulla mia
le nostre mani si cercheranno
perdendosi lungo il corpo.
Parole e risate sapranno farsi spazio
tra sensazioni e sospiri
tra momenti d'incanto.
I pensieri romantici tra noi esistono
solo quando siamo distanti,
quando siamo insieme; immersi uno nell'altro,
prevale la parte di noi più carnale
con cui amare e celebrare la vita.


mercoledì 1 giugno 2016

Maga Lenticchia

Maga Lenticchia, signori, che coraggio!
Ha steso i panni fuori, ora che è maggio!
Ha aperto la finestra e c'era il sole
il tempo di girarsi ed ecco l'acquazzone.
 
Maga Lenticchia sa sempre come fare
chiunque glielo dica non sta ad ascoltare,
solleva il mestolo che fa la magia
"gira rigira e vola via".
 
La sua testardaggine è ormai risaputa
in tutto il regno e nell'isola turchese,
nulla ferma la sua scopa fasciuta
alla scoperta di ogni paese.
 
Il suo unicorno si è già rassegnato
a casa spesso rimane da solo,
maga Lenticchia sceglie il Libromatto
da portar con sé in ogni suo volo.
 
E non dimentica mai una matita
per scrivere appunti, pensieri e disegni
non ha più paura, non è mai risentita
da che' si diverte con i suoi vari impegni.
 
Non sa cosa cerca; prova tutto, è curiosa
vuole conoscere, cercar di capire
sperimenta ricette, magie, ogni cosa
che sulla sua strada possa scoprire.
 
Non vi dico poi quando fa pulizia
unicorno Mansueto nasconde in cantina
ogni cosa possa esser buttata via
dal gesto impulsivo della dolce donnina.
 
Quando in cucina gira il minestrone
parla da sola e pare assai contenta
 canta a voce alta un'allegra canzone
nell'aria un profumo di zucca e di menta.
 
Unicorno sa quando è pronto il mangiare;
Lenticchia suona una campana con forza
ovunque egli si possa trovare
è un suono che alcuna distanza smorza.
 
E' dentro di sé, la sente nel cuore
la voce della cara maga Lenticchia
a volte succede che dorma per ore
ma se ha bisogno accorre senza fatica.