mercoledì 31 luglio 2019

Faidì s'aliga tua


Che cattivo gusto quegli orrendi cestini per gettare l’immondizia sparsi per tutta la città. Meno male che a Oristano non ci sono, io proprio non li posso soffrire. Ho viaggiato per l’Italia in lungo e in largo, e anche in diverse città europee, e ovunque ho notato quegli antiestetici e volgari cestini che ci ricordano un’attività così poco nobile come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Invece la città di Oristano, antico capoluogo di quella meravigliosa isola che si trova, casualmente, al centro del mediterraneo, è davvero all’avanguardia in questo senso. Pochissimi cestini e tutti ben nascosti, in modo che gli abitanti e i numerosi turisti, non li vedano e quindi non si deturpi la nobile immagine della piccola città.  E per fortuna, quei pochi che ci sono, versano in condizioni disastrose e stanno insieme solo per buona volontà, così, i solerti operatori ecologici, che li svuotano con sollecitudine, avranno pietà di loro e li porteranno, prima o poi, all’ecocentro di smaltimento. Chissà cosa ne penserebbe, la coraggiosa e moderna Eleonora d’Arborea, di quella pessima abitudine di disseminare, in ogni via, quegli orrendi contenitori. Inutile che gli architetti più famosi e creativi del mondo, si ostinino a progettarne sempre di nuovi per forma e materiale. E’ la sostanza che conta, come si suole dire, e certa sostanza non piace a nessuno. Meglio dimenticarsene, far finta di niente, nascondere la polvere sotto il tappeto, nonostante ci troviamo nella letteraria “isola del vento”, battuta giornalmente da maestrale o da scirocco. I turisti si arrangino, gli abitanti sono già abituati a gettare tutto per terra, che si tratti di chewing gum, cicche di sigarette, cartaccia varia. Le persone civili si portino a casa o in albergo, i loro residui, persino i sacchetti di plastica contenenti le deiezioni canine, o che le lascino pure sui marciapiedi, come fanno in tanti, che ognuno lavi i panni sporchi a casa propria! Che importa se tutti pagano le tasse sui rifiuti, non ci si può certo aspettare che altri, il comune o la regione o chi per loro, si occupino della nostra spazzatura personale. Pazienza se uno è di passaggio, se sta in campeggio o in chissà quale struttura ricettiva, l’immondizia, qui, è una faccenda privata e personale e se ne deve occupare in maniera discreta.




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