mercoledì 4 agosto 2021

Fratello piccolo

Ha cambiato posto di lavoro tantissime volte, ha cambiato città e persino nazione, ha girato in posti freddi e umidi ma ha trovato il suo luogo ideale su un'isola.
Non la stessa isola da cui è partito, ovviamente. Troppo chiusa, mentalmente e troppo affollata, affettivamente.
È su un'isola lontanissima. 
Ha fatto la classica gavetta nel suo ambito, diverse esperienze di tipo gestionale e poi ha aperto il Suo ristorante. Il nome e le insegne evocano le sue origini lontane, la sua cucina è un misto di culture che non teme incroci di sapori e miscugli di spezie e odori.
La sua clientela rispecchia il suo carattere aperto e accogliente, chi entra lo saluta per nome, gli chiede come sta prima di chiedergli se ha un tavolo libero. Pare che nessuno sia semplicemente un cliente ma quasi uno di famiglia o comunque, amico. 
Si scambiano notizie su parenti e su vicende personali, rimettendo in fila discorsi interrotti, chissà quando. Come abbia raggiunto con ognuno, un tale grado di confidenza, pur stando in cucina, mi riesce difficile immaginarlo, ma giorno dopo giorno, in questa settimana di assidua frequentazione, comincio a capire. Lui forse non ricorda certi particolari perché era il più piccolo di otto, ma babbo e mamma, in negozio, erano proprio così. Avevano un sorriso per chiunque entrasse e un pensiero gentile per ognuno, che nasceva dalla spontanea umanità di babbo o dalla fresca curiosità di mamma.
Una simpatia congenita, insomma, che gli permette di tessere relazioni immediate e calorose con chi entra.
Io e mio marito entriamo a far parte di questa grande famiglia dei clienti del "mejor cucinero di Puerto de Santiago", e veniamo presentati ufficialmente a tutti. Di riflesso, attiriamo anche noi le curiosità e le confidenze di ciascuno e riceviamo anche degli inviti a continuare le conversazioni a casa loro.
Sono tanti anche i clienti che scelgono l'asporto, e tutti nell'attesa, si fermano a chiacchierare, chiedere e raccontare. Più un ristorante si rivela un luogo di ritrovo irrinunciabile, e io sono proprio felice di quanto affetto sento intorno a lui. 
Oltre al piacere di questa vacanza/visita, ho ritrovato qualcosa dei miei genitori che non ci sono più, ma ci hanno lasciato tanti esempi, potenzialità e risorse.