domenica 3 luglio 2022

Con l'arte e con l'inganno


Questo libro fa parte della collana nero Rizzoli, e già per questo ha superato molte mie resistenze. Non leggo quasi mai noir o gialli e non amo i polizieschi neanche al cinema. Però mi ha intrigato il fatto che a risolvere il caso non fosse un commissario o un investigatore più o meno famoso e tormentato, ma una studiosa e donna, che ci è capitata dentro suo malgrado. Nonostante l'inizio mi sembrasse un pò forzato, sia per la caratterizzazione dei personaggi che per i dialoghi, ho proseguito la lettura con l'idea poi di passarlo a mia sorella, che al contrario di me è appassionata di gialli. La vicenda è intricata quanto basta, e a renderla più interessante ci sono le spiegazioni tecniche della storica dell'arte coinvolta, che trova dei significati lontani nel tempo per ogni elemento del quadro coinvolto, e che si rivela decisivo per la risoluzione di un piano criminale che perdura da anni. La parte che mi ha stupita di più; da profana, è stata l'analisi della scelta di ogni singolo colore dei vari particolari del dipinto, che nei secoli passati, aveva un significato religioso, storico e geografico. I personaggi alla fine sono credibili e realistici nelle loro specificità e nelle numerose cattive abitudini. E le descrizioni delle loro espressioni negli scambi dialogici sono così chiare che sembra di essere nella stanza con loro, a sentirli battibeccare. Alla fine, ho terminato il libro in un giorno, complice la spiaggia, e nonostante le ritrosie iniziali, con grande sollazzo di mio marito che adora vedermi uscire dai miei preconcetti.