Panchine vuote
inutili scheletri di ferro
per la maggior parte del loro tempo.
Disarmate alle intemperie
irrilevanti nel giudizio di chi accogliere.
Oppure, soltanto inconsapevoli
o disinteressate,
come burocrati che fanno il proprio dovere
seguendo le norme,
pedissequamente
senza usare l'anima.
Che accolga due giovani che si baciano
o un bambino con un gelato
o un vecchietto solo,
che guarda la gente
un corridore stanco,
lei sta lì immobile
noncurante
impassibile.
Quanto potresti raccontare, invece
panchina vuota,
quanti drammi e quante gioie,
quanta storia e quante stagioni,
sei un libro aperto
illeggibile.