I libri che più amo
vorrei sempre vicini
sfogliare e consultare
se ne ho necessità.
Potrei forse tenerli
in camera da letto,
cercar pensieri quieti
prima di dormire.
Potrei lasciarli in sala
visibili a chi entra
ma non da tutti amati,
professorini in riga,
come in controscena
immeritata fine.
O forse nello studio
tra fumetti e pedagogia
a portata di mano
e in buona compagnia.
In bagno e in cucina
non ci si può pensare
non hanno il clima adatto
per carta da serbare.
Un mobile a rotelle
potrebbe funzionare;
seguirmi in ogni stanza
sollecito e fedele
perché non lo so mai
quando mi prede al collo
la voglia di poesia.
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