I tuoi meravigliosi sessant’anni
portati con fanciullesca energia
rivelano molte storie e pochi danni
vivaci esuberanze e nostalgia.
L’amore che dovunque ti ritrovi attorno
ti riempie la casella email e la giornata
e ti fa sentire caldo come il forno
e ogni avversità dimenticata.
La carta, primo amore e compagnia
ti parla, silenziosa, a suo diletto
non puoi lasciarla andare via
la devi accumulare fino al tetto.
Inventi viaggi e trame, e di contorno
personaggi dalla vita abbozzata
e quando ti risvegli il nuovo giorno
non sai come finirà e com’è iniziata.
Non smetterai mai d’inventare
perché sei una pentola d’idee
borbottante e uso a brontolare
capace di incantare le assemblee.
Allora ancora 100 di questi anni
o quanti vuoi, ma pieni di risate
coccole e sdraiuccie per gli affanni
e storie per riempire le giornate.