mercoledì 18 ottobre 2017

Ugo e l'ago.

L'ago sgonfiò l'ego di Ugo.
L'ago legò il logo del lago.
Ugo vide il logo,
spezzò l'ago e
asciugò il lago,
con un rogo.
Che mago.

martedì 17 ottobre 2017

Zagor-raduno

Avvocati, professori, consiglieri comunali, ingegneri e operai vari, autisti ed infermieri, tutti riuniti da una stessa grande passione che si può definire elitaria o fuori moda. Cosa riesce ad accomunare professionisti di ogni regione d'Italia, perlopiù uomini, di mezza età, e a trascinarli in luoghi di ritrovo sempre diversi e lontani tra loro in cui condividere e festeggiare il loro mito? Naturalmente non si tratta del solito pallone e neanche della cucina di un famoso cuoco stellato, non si tratta neanche di donne perché con la facilità di reperirle se pur virtualmente in internet, non occorre neanche uscire di casa.
Forse farete fatica a crederci ma si parla di fumetti, e che fumetti! Zagor, lo spirito con la scure di fanciullesca memoria esiste ancora ed è più vivo che mai nel cuore di numerosi appassionati che indossano orgogliosamente la maglietta rossa che non passa certo inosservata nonostante il fisico non sia sempre tale e quale a quello dell'originale.
Ho avuto modo di partecipare al raduno autunnale degli "zagoriani" che, detto così, sembra quasi si tratti di una setta religiosa e in effetti hanno un'adorazione tale per il loro eroe pari quasi alle esaltazioni giovanili per i cantanti preferiti.
Insomma, un eroe giovane che mantiene giovani i suoi fans, forse per quei valori forti di integrità e rifiuto della violenza fine a se stessa e di autocritica continua che lo accomuna più ad un uomo normale che a un supereroe di estrazione classica. E non possiamo dimenticare il fido aiutante di ogni avventura; Cico, il piccolo uomo dal grande ventre, come viene definito dagli indiani per ovvie ragioni fisiche, che si mette nei guai in modo così divertente che Zagor credo faccia apposta a lasciarlo da solo periodicamente.
Insomma ho riscoperto Zagor, grazie all'affetto che gli si respira intorno e credo che se un fumetto riesce ancora ad appassionare tante persone pur in questa nostra società accelerata, indifferente e intollerante, non tutto è perduto.
Lunga vita a Zagor, lunga vita ai fumetti.

venerdì 13 ottobre 2017

Sarò bre

Si sente ancora il bisogno di una raccolta di aforismi in questi anni così "social" in cui basta guardare il telefonino per trovare tutta la saggezza che serve per vivere?
L'autore, che è anche un appassionato lettore, come si intuisce dai suoi eruditi pensieri, non si lascia scoraggiare dall'esistenza di facebook, twitter e simili, e ci propone le sue ricette per l'esistenza.
In breve, come dice il titolo, con intelligente ironia, spaziando dai giochi di parole a battute raggelanti, dagli ossimori alle riflessioni profonde.
La copertina del disegnatore Stefano Babini illustra benissimo il sottotitolo "messaggi in bottiglia" riprendendo visivamente l'idea del viaggio di ogni vita che è relazione, messaggio, esempio per altre. Bisogna scegliere bene se e che cosa vogliamo comunicare agli altri con il nostro viaggio, con il nostro esempio, con la nostra vita.
Qui l'autore sceglie di farci divertire e riflettere e tra le righe racconta di sé e del suo districarsi tra le passioni e le fatiche del quotidiano. Ogni tanto troviamo le illustrazioni del bravo James Hogg che trasformano questi pensieri in chiarissime vignette e rendono scorrevole ed intrigante la lettura agevolata anche dai titoli degli argomenti proposti.
Un libro da sfogliare a caso saltando a piacere o da leggere d'un fiato e citare facilmente al momento adatto con la sicurezza di divertire ed incuriosire chi ascolta.

martedì 10 ottobre 2017

Terra

Questo libro trovato in un mercatino dell'usato si è rivelato un piccolo tesoro; un incrocio di storia, geografia, astronomia, fantascienza, lingue, sentimenti e poesia.
Questo accostamento tra materie scolastiche e particolarità dell'anima non è casuale ma deriva dalle (sconfinate) conoscenze culturali e di vita dell'autore che mescola tutto con sapiente ironia.
Devo confessare che di suo ho già letto parecchie cose ma in effetti ogni volta mi sorprende con trovate geniali e poetiche al contempo.
I protagonisti, umani, umanizzati e inventati viaggiano nello spazio in cerca di un luogo vivibile come la vecchia terra ormai distrutta da ripetute guerre nucleari in seguito alle quali i superstiti hanno ricostruito nel sottosuolo grigio ed inospitale. Chi resta nel pianeta da cui è iniziato tutto avrà l'onore di scoprire che la quarta dimensione ha nascosto in profondità il segreto per salvare il pianeta. Occorrerà ogni briciolo di sentimento, sacrificio e coraggio per riportare alla luce il "cuore del sole" che potrà ricominciare a popolare la superficie terrestre.