Dai professori universitari ci si può aspettare un compendio didattico, un articolo dotto su riviste del settore o un tomo esauriente e anche un po' pedante della materia insegnata. Non è automatico che un bravo docente riesca a risultare accattivante anche nella stesura scritta dei propri argomenti. Il caro Marco Ciardi invece, professore di storia della scienza all'università di Firenze, ci consegna una piccola deliziosa raccolta di racconti legati in modo più o meno personale, al numero nove. Innanzitutto nove sono i capitoli del libro, che ci parlano di musica, sport, fumetti, cinema e la mia amata fantascienza.
Il nove ricorre nella vita personale del professor Ciardi e nelle sue preferenze di fede calcistica, e di militanza giovanile in una squadra di Firenze, e proprio da qui nasce la sua passione per questo numero.
In effetti è un numero del miracolo, è il quadrato di 3, simbolo della Trinità e del completamento di un ciclo, è l'ultimo e il più alto dei numeri cardinali.
La sua importanza emerge anche dalla sua ricorrenza nelle grandi mitologie, compresa quella norrena, che viene ripresa da Tolkien nel suo "Il signore degli anelli",nel quale ritroviamo più volte il numero nove.
Ho apprezzato molto anche il capitolo sui nove pianeti che poi però ridiventano otto per la declassificazione di Plutone, di cui Marco Ciardi ci spiega puntualmente la scoperta e l'attribuzione del nome, e l'impressione che fece scaturire nel giovane Lovecraft tanto che riuscì a inserirlo nel suo racconto "Whisperer in darkness".
L'ultmo capitolo è davvero rivolto al futuro; "Spazio, ultima frontiera" è l'inizio della sigla della saga di Star Trek, e l'orizzonte agognato dall'uomo moderno, che anche sulla più veloce astronave o sulla più avanzata base spaziale (Deep space nine) deve fare i conti con la sua umanità. Le avventure di questi esploratori spaziali alla fine sono le stesse che sulla Terra, tese alla risoluzione di problemi di convivenza civile, tolleranza e rispetto delle incredibili diversità.
Buona lettura.