mercoledì 7 ottobre 2020

Dialogo tra sordi

 Chi sei, che vuoi,

da dove arrivi

tu che mi trafiggi?

Ero tranquillo, con gli altri in apnea

silenzio intorno e il peso addosso

e sotto, dei miei pari.

Cos'è quest'attacco violento

questa punta urticante

che viola il mio bianco

mi invade, mi sporca

senza permesso

senza avvisare

né la presenza far presagire?

Sono una penna per tuo piacere

sono strumento di cura e parole

segno, non scavo la fibra che offri

foglio di carta, sei nato per me

o, io, per tua affermazione.

Porto un messaggio di forme e svolazzi

mettiti calmo e lasciati andare 

il mio mestiere è dare piacere

a chi mi adopera con attenzione

esplicitando pensieri interiori

e grazie a te, foglio, pare magia

apriamo la mente e l'anima umana

sono una penna, lasciami fare.


Nessun commento:

Posta un commento