lunedì 2 novembre 2015

Ciao Giuseppe

Un funerale di lunedì mattina, salutare una persona cara di lunedì prima di andare al lavoro, sapendo che quella persona al lavoro non la troverai più, non ci saranno più parole di incoraggiamento e sostegno e sfida a fare sempre meglio. Giuseppe, prima che insegnante eri sopratutto una persona di cuore da cui imparare non solo nozioni ma atteggiamenti di apertura ed accoglienza. Non sentiremo più i tuoi racconti di paesi lontani e poverissimi dove la scuola come la intendiamo noi è un'utopia eppure raccoglievi le nostre lamentele come se fossero importantissime e ci riportavi sempre al "pezzo", perchè avremmo dovuto continuare a fare il massimo senza badare a quello che cambiava (in peggio) intorno a noi, per pure questioni economiche. La chiesa era fredda, nonostante fosse piena di gente, ma la tua bara era calda come il tuo modo di essere. Scappare in lacrime per correre al lavoro era l'ultima cosa che avrei voluto fare, salutare le faccette sorridenti dei bambini che chiedevano mille cose... Ma tu ci hai sempre insegnato che la cosa più importante era proprio ascoltare loro; i bambini, e forse ti farà piacere sapere che quello che hai insegnato con tanta passione viene ricordato ogni giorno. Grazie di tutto

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