Guardo il mare da sotto.
Guardo l'onda che muove veloce verso la riva,
si gonfia anche sotto
sinuosa sinusoide.
Guardo l'ombra che pare volare
inseguita da paure immaginarie.
Guardo le bolle gorgoglianti
lente e silenziose
prima di riunirsi a quelle in superficie.
Guardo la sabbia che si innalza
in sottili pinnacoli prima di esplodere;
risucchiata con forza dall'onda potente.
Guardo cambiare il colore dell'acqua,
mischiare il turchese con il bianco
con pennellate impazzite di gioia.
Sento la forza del mare
che mi porta dove vuole
rombando e sbattendo
rimarcando chi comanda
"affidati a me; ti porto io".
Ti guardo, ti sento
ti ascolto e ti rispetto
come figlia devota,
come donna innamorata.
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