Era come se piovesse acqua di mare,
senza sosta.
Veniva giù piano a sussurrare una storia
e poi forte per tenerla viva così
da non esser una noia
e diventare un'opportunità.
Intorno a loro era buio e fragoroso
e non se ne accorgevano
pareva un castello quella pensilina
caldo ed accogliente.
Lui la guardava come se da lei
dipendesse tutto,
il futuro, il senso della vita,
la direzione del vento e delle maree.
Lei lo osservava con lo sguardo assorto
come se sapesse
cosa provava ogni singolo istante
e con la meraviglia di ritrovarsi
nelle stesse emozioni.
Si misero più vicino a delimitare
un perimetro dai confini
di ondate mutevoli di sentimenti.
E quella pioggia altro non era che un mare
che provava a scegliere dove stare,
come quei due che per non bagnarsi
finirono per innamorarsi.
Gli amori di settembre profumano d'infinito.
Nessun commento:
Posta un commento